Il vostro relax per noi è importante, per questo la linea Sofup risponde a tutti i requisiti di comodità, estetica e sicurezza. Vediamo nel dettaglio da come, e da cosa, sono composti.

Struttura
La struttura interna di un divano è composta da una parte orizzontale di sostegno in legno massello e da pannelli in truciolare nelle parti verticali che non sono sottoposte a sollecitazioni dinamiche.
I tamponamenti in verticale sono realizzate con truciolare di spessore 18 mm e faesite. Una volta montati i tamponamenti, la struttura prenderà il nome di fusto. La faesite è un materiale composto da fibra di legno pressata senza aggiunta di sostanze incollanti che risulta molto più resistente e duraturo rispetto al cartone utilizzato normalmente.

Cinghiatura
Le cinghie svolgono un ruolo fondamentale sulla struttura ed il comfort di un divano. Nei nostri divani vengono applicate cinghiature a croce con cinghie trasversali da 120 mm e longitudinali da 70 mm con circa 10 mm di distanza tra di esse. Le cinghie sono interamente tirate a macchina. Questo per garantire che abbiano tra loro lo stesso tensionamento e che rispecchino fedelmente i valori di tensioni stabiliti nel progetto. In questo modo l’operatore non può commettere errori manuali e le nostre sedute rimangono resistenti nel tempo.
La qualità della cinghia è definita da due parametri principali:

  • La qualità dei fili di lattice rispetto al polipropilene
  • Lo spessore dei fili di lattice

Sui nostri divani utilizziamo solo cinghie di qualità prodotte in Italia con una grande quantità di fili di lattice di forte spessore che garantiscono la minima perdita di elasticità nel tempo.

Messa in bianco
La messa in bianco è quella parte del processo di produzione in cui il fusto viene rivestito con del materiale morbido. Ci sono due modi per effettuare la messa in bianco, il primo, più veloce, è realizzato con un materiale detto resinato che va applicato al fusto e puntato. Il secondo, più pregiato, prevede l’utilizzo del poliuretano tagliato ed incollato. In funzione del comfort richiesto si utilizzano alternativamente o insieme entrambe le modalità

Imbottitura
Per le imbottiture viene utilizzato solo il poliuretano puro. La qualità e la durata di questo materiale dipende dalla quantità di elastomeri presenti in esso e dalla densità espressa in kg/m3. Spesso per abbassare i costi di questo materiale i fornitori caricano con del marmo la miscela poliuretanica, una pratica che influisce negativamente sulla qualità dell’imbutitura. Per garantire una maggior durata nel tempo delle qualità elastiche della seduta non utilizziamo mai poliuretano caricato; inoltre tutte le nostre imbottiture sono certificate CERTI PUR.

Rivestimento
Per i rivestimenti sono disponibili una grande varietà di tessuti e pelli. I tessuti che proponiamo sui nostri divani possono essere telati o non telati. I primi, essendo già accoppiati, possono essere cuciti insieme subito dopo la fase di taglio. In tessuto non telato, prima di essere cucito assieme, necessita di una cucitura perimetrale, un’operazione che richiede molto tempo e deve essere eseguita su ogni singola pezza per l’intero perimetro.
Su tutti i tessuti non telati viene sempre effettuata la cucitura perimetrale, per avere la garanzia assoluta che le cuciture successive non si lacerino nel tempo.
Le pelli sono ricavate dallo scarto prodotto dell’industria alimentare. Prima della fase di conciatura la pelle viene scarificata, ovvero sezionata nelle sue parti. La parte più in superficie viene chiamata FIORE ed è quella più pregiata e ricca di collagene. Successivamente alle fasi di pulizia e scarificazione si procede alla conciatura, un processo che serve a rendere le pelli imputrescibili.
La qualità della pelle e del processo di conciatura determinano il grado di sicurezza del prodotto per gli addetti al lavoro e ai consumatori secondo la normativa UNI EN 1336 (2005) che definisce le caratteristiche del cuoio per l’imbottitura.
Le pelli utilizzate sono solamente di alta qualità, prodotte in Italia secondo le vigenti normative di sicurezza europee.

La normativa UNI EN 13336 (2005) prevede:

  • Assenza di sostanze tossico all’interno della composizione del cuoio come: pantaclorofenolo, formaldeide libera, cromo esavalente o coloranti azoici.
  • La capacità della pelle di resistere a sollecitazioni meccaniche verificata dai test di resistenza alla trazione, allungamento alla rotturacarico di strappo, resistenza alle cuciture, capacità all’incollaggio, distensione del fiore alla screpolatura e allo scoppio.
  • La capacità di resistenza del calore, anch’essa stabilità da test come resistenza alla piegatura continua, all’abrasione, allo strofinio, alla goccia d’acqua, alla luce artificiale e adesione della rifinizione.